Ibride plug-in: effetto fringe benefit sul mercato auto
11 settembre 2025
Il passaggio dal primo al secondo semestre del 2025 ha rappresentato uno spartiacque per le auto aziendali: il 1° luglio si è infatti chiuso il periodo transitorio previsto dall’Agenzia delle Entrate per il passaggio dalla vecchia disciplina fiscale a quella prevista dall’ultima Legge di Bilancio. Le vetture concesse in utilizzo promiscuo dai datori di lavoro a partire da quella data sono dunque soggette alle nuove regole e il fringe benefit imponibile ai fini fiscali e contributivi non dipende più dalla CO2 emessa per chilometro, ma direttamente dal tipo di alimentazione del veicolo.
Nello specifico, a partire dall’importo relativo a una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato in base ai costi chilometrici ACI, per i veicoli a trazione esclusivamente elettrica a batteria l’imponibile è del 10%, per quelli plug-in è del 20% e per tutti gli altri del 50%.
Un’impostazione pensata per incentivare ancora di più la transizione alla mobilità sostenibile che sta già avendo impatti sul mercato auto, come mostrano i dati sulle immatricolazioni diffusi nei mesi estivi dall’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE). A beneficiare del cambiamento normativo, evidenzia l’associazione, sono state le vetture ibride plug-in:
A giugno le immatricolazioni hanno segnato un robusto +70% e questa alimentazione ha visto raddoppiare la propria quota di mercato dal 3,5% al 7,2%.
A luglio la quota è salita ulteriormente al 7,5% del totale delle auto immatricolate.
Ad agosto le immatricolazioni hanno segnato un leggero rallentamento, attestandosi si un 7,1% che è comunque più del doppio rispetto al dato dell’agosto 2024.
Per quanto il balzo di giugno sia stato evidente, la dinamica complessiva di questi mesi mostra una tendenza non ancora consolidata: sarà quindi interessante osservarne lo sviluppo da qui alla fine del 2025. Stando alle prime indicazioni relative alle Legge di Bilancio 2026, intanto, non pare ci siano sul tavolo ulteriori modifiche alla normativa entrata in vigore quest’anno.