Guida

Guida

Guida

Piattaforme di welfare aziendale: come sceglierle

8 settembre 2025

a man wearing glasses and a black shirt

Autore

Marco Valsecchi

a man wearing glasses and a black shirt

Autore

Marco Valsecchi

a man wearing glasses and a black shirt

Autore

Marco Valsecchi

La piattaforma di welfare aziendale è lo strumento più importante di cui l’azienda dispone per mettere a terra la propria strategia di welfare, massimizzandone i vantaggi in termini di benessere e soddisfazione dei dipendenti, ma anche di ritorno d’immagine e di valorizzazione del budget investito. La scelta di una piattaforma digitale efficiente ed efficace, a conti fatti, è fondamentale sia per chi il welfare lo controlla sia per chi ne è destinatario:

  • Per i dipendenti è l'esperienza di utilizzo stessa a rendere i benefit fruibili in maniera chiara, intuitiva e facile. Qui il tema chiave è la spendibilità.

  • Alla funzione HR deve garantire autonomia nella gestione dell’intero processo: dall’onboarding all’assegnazione dei benefit, fino alla loro gestione. Qui il tema chiave è la semplicità.

Andiamo a considerare nel dettaglio tutti i fattori che è importante prendere in considerazione nel momento in cui andremo a scegliere la nostra piattaforma tecnologica di welfare aziendale.

Quali benefit possono essere erogati attraverso la piattaforma

Dalla piattaforma di welfare aziendale devono passare sia i fringe benefit, che vanno ad aggiungersi alla retribuzione principale e non concorrono alla formazione del reddito imponibile fino a una determinata soglia stabilita per legge, sia i flexible benefit, che rappresentano invece una forma di retribuzione complementare e sono totalmente detassati senza soglie di esenzione.

Trattandosi di benefit diversi che seguono regole differenti, è importante che a livello di user experience la piattaforma di welfare consenta all’utente di distinguerli senza rischio di confusione, avendo sempre ben chiaro il credito ancora disponibile per gli uni e per gli altri.

Per scoprire di più su fringe e flexible benefit consulta le nostre guide dedicate:

Quanta personalizzazione del welfare consente la piattaforma

Ogni dipendente ha bisogni diversi e il piano welfare più efficace è quello che consente a ciascuno di personalizzare la propria fruizione dei benefit in base a questi bisogni, che possiamo dividere in sei categorie principali:

  • Tempo libero e svago

  • Salute e benessere

  • Trasporto

  • Formazione professionale

  • Istruzione ed educazione dei figli

  • Cura dei familiari

Quando si sceglie un fornitore è quindi importante assicurarsi che la sua piattaforma proponga un paniere ampio di beni e servizi, sia collegata a una rete capillare di partner di qualità e offra benefit fruibili non solo dal dipendente, ma anche dai suoi familiari.

Attenzione: un valore aggiunto importante, quando si valuta il livello di qualità dell’offerta, è la presenza di una “responsible supply chain policy” che garantisca la presenza esclusiva sulla piattaforma di brand che rispettano i parametri ESG.

Se la vostra è una azienda che ha a cuore la sostenibilità e si comunica come tale, assicuratevi che anche i vostri fornitori di welfare condividano gli stessi valori.

Quali opzioni di spesa abilita la piattaforma welfare

Sia che si tratti di fringe benefit sia che si tratti di flexible benefit, la spendibilità è un fattore decisivo. E la spendibilità passa dagli strumenti che la abilitano: la piattaforma deve consentirci di attivarli e utilizzarli nel modo più semplice possibile. Le opzioni che non devono mancare sono quattro:

  • Carta di pagamento (fringe benefit)

  • Voucher (flexible benefit)

  • Rimborsi (trasporto pubblico, istruzione e cura dei familiari)

  • Versamenti (fondo pensione)

Chiaramente non è solo questione di cosa, ma anche di come: una piattaforma davvero efficace assicura un'esperienza di utilizzo moderna. Dallo strumento allo store abilitato, tutto deve avvenire all’interno della piattaforma stessa, senza passaggi intermedi. Meno passaggi sono richiesti per trovare, scegliere e usare un benefit senza soluzione di continuità, meglio è.

E ancora, occhio alla compliance. Nella recente risposta n. 5/2025, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che le carte di debito concesse dai datori di lavoro per usufruire dei fringe benefit possono essere considerate voucher cumulativi e quindi fruire del regime fiscale che esime il datore di lavoro dal operare la ritenuta d’acconto sulla busta paga del lavoratore.

A patto però che rispettino alcuni criteri:

  • Che siano nominative e non cedibili a terzi o commercializzabili.

  • Che siano utilizzabili esclusivamente presso gli esercizi commerciali aderenti al circuito del provider che svolgono attività d'impresa nei soli settori preventivamente individuati dall'azienda come potenziali erogatori.

E qui entra in scena la piattaforma digitale, visto che la lista degli esercenti che rispondono alle condizioni previste dovrà essere individuabile nell'area riservata dedicata ad ogni utente.

Che sia una piattaforma dedicata anche al benessere dei tuoi HR

Chiudiamo con una considerazione che non dovrebbe essere scontata. Attraverso il welfare un’azienda si prende cura dei propri dipendenti.

Tutti i propri dipendenti: per questo la gestione dei benefit non deve generare stress nella funzione HR.

In quest’ottica, è fondamentale affidarsi a soluzioni che offrano un supporto clienti dedicato, gestito dalla piattaforma e che risponda direttamente al dipendente senza che questi debba passare dalle risorse umane. “Una HR mi ha detto che si era vista sparire la fila alla scrivania”, racconta a riguardo Fabio Livi, product manager di Tundr, “trovo sia uno dei riconoscimenti più belli che abbiamo ricevuto”.

Hai trovato utile questo contenuto?

Scopri con una demo come Tundr semplifica il welfare nella tua azienda.

Hai trovato utile questo contenuto?

Scopri con una demo come Tundr semplifica il welfare nella tua azienda.

Hai trovato utile questo contenuto?

Scopri con una demo come Tundr semplifica il welfare nella tua azienda.